Tristan de Cunha è un’isola che si trova nel basso Atlantico meridionale, a oltre 2..800km da Città del Capo e a quasi 2.200km da Sant’Elena (quella di Napoleone); insomma è in mezzo al niente.
Politicamente appartiene alla Gran Bretagna, ma malgrado ciò i suoi abitanti non sono considerati cittadini del Regno Unito. Sì, perché quest’isola è abitata, secondo i dati del 2016, da quasi 300 persone. Hanno internet, hanno l’ospedale, hanno la scuola, ma non hanno nemmeno un porto dove far attraccare le grosse imbarcazioni.
L’unica loro possibilità di accedere al mondo esterno è una nave che fa linea da Città del Capo e impiega non meno di cinque giorni per raggiungere l’isola. La nave àncora a largo e il collegamento con Tristan viene completato tramite delle barche. A Tristan de Cunha esistono solo otto cognomi: Glass, Swain, Green, Rogers, Hagan, Patterson, Repetto e Lavarello.
Che ci fanno due cognomi italiani fra meno di 300 anime in un’isola inglese sperduta nell’oceano? Accadde che nel 1892 su di una nave italiana (chiamata “oltretutto Italia” ) che trasportava carbone dalla Scozia al Sudafrica divampò un incendio in pieno oceano e il capitano riuscì a farla arenare sui fondali dell’isola.
Tutti i sedici membri dell’equipaggio si salvarono e furono ospitati dagli abitanti di Tristan per poco più di tre mesi. Quando poi una nave passò a recuperare i naufraghi italiani, due di loro decisero di non far mai più ritorno a casa; si trattava dei liguri (di Camogli per la precisione) Gaetano Lavarello e Andrea Repetto.
I due marinai ebbero numerosi figli e la loro discendenza fa parte della popolazione stabile dell’isola. Oltre all’estremo isolamento, caratteristica peculiare di Tristan de Cunha è la sua gestione economica, rimasta ancorata a una legge del suo primo governatore (William Glass), datata 1817: le spese e i ricavi vengono tutti distribuiti in egual maniera fra gli abitanti, non esiste la proprietà privata e non esistono persone subordinate ad altre.
L’isola esporta aragoste, monete e francobolli; nessuno può acquistarvi appezzamenti di terreno e nessuno può insediarsi come residente stabile se non è originario del luogo. T
ristan de Cunha è nel Guinness dei primati quale luogo abitato più isolato del pianeta.
di Francesco Pino
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