“L’unica libertà che merita questo nome è quella di perseguire a modo nostro il nostro bene, sempre che non cerchiamo di privare gli altri del loro, o di intralciare i loro sforzi per raggiungerlo”
Titolo: “Saggio sulla libertà”
Autore: J.S. Mill
Voto: 9/10
Scrittura: Di agevole comprensione
Pagine: 160
In breve:
Avete mai avuto la sensazione di trovare scritto nero su bianco proprio quello che pensate a proposito di un determinato argomento? Ecco, a me è successo leggendo la prima parte di quest’opera meravigliosa.
Mill regala ai posteri un trattato dalla disarmante linearità argomentativa, ponendo l’accento sulla necessità di garantire al singolo il massimo grado di libertà; non solo per quanto concerna la facoltà di elaborare un proprio pensiero critico su qualsivoglia tipologia di argomento, ma anche in merito agli irrinunciabili diritti di esprimerne la relativa opinione e contrastare la melma intellettuale dei più vari proibizionismi ideologici, senza per questo dover essere messo a tacere o incappare nell’odiosa e controproducente prassi dello stigma sociale.
Il filosofo britannico evidenzia con pacata eleganza le contraddizioni intrinseche e paradossali di quei governi che si arroghino di volta in volta il diritto di voler limitare simili prerogative degli individui in nome di una fantomatica tutela di “libertà sociale”; l’autore smonta simili sofismi come si trattasse di inutili giocattoli costruiti male, con la paziente maestria del padre che illustra come svolgere un compito al figlio viziato e testardo.
Una lettura davvero imperdibile, che non può assolutamente mancare tra gli scaffali di ogni libero pensatore.
di @spritz_e_libri
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