“Non stira, non lava e non cucina”, marito chiede il divorzio

Un uomo di origini foggiane, chiede il divorzio perché sua moglie non collabora in casa, ma il giudice decide di rigettare l’istanza: ” non è previsto che su un coniuge siano addossati tutti i compiti di cura della casa e della prole”

E’ successo a Foggia: un uomo ha chiesto il divorzio a sua moglie perché non aiuta nelle faccende domestiche.

Mia moglie non stira, non lava e non cucina nonostante non lavora” avrebbe incalzato il protagonista della nostra storia, ma i giudici hanno rigettato la sua istanza.

L’uomo avrebbe lamentato le mancanze della moglie, che pur non lavorando lo avrebbe lasciato spesso senza cena e costretto a portare i vestiti da lavare a sua madre.

Per i giudici però, queste notizie e accuse sommarie sono troppo generiche per potersi presentare come “trasgressione degli elementari doveri di collaborazione tale da giudicarla colpevole di un sostanziale abbandono del nucleo famigliare”. La legge infatti prevede che entrambi i coniugi debbano contribuire ai bisogni della famiglia e l’uomo in questione altro non faceva che la spesa e poco altro.

Il giudice emette dunque la sua sentenza sostenendo che “non è previsto che su un coniuge siano addossati tutti i compiti di cura della casa e della prole, poiché entrambi sono tenuti a svolgere le stesse mansioni, e ciò anche nell’ipotesi in cui uno solo di essi lavori, poiché non sarebbe ammissibile una situazione di sottomissione dell’altro a svolgere lavori di mera cura dell’ordine domestico, al quale sono peraltro tenuti anche i figli, nell’ottica di un’educazione responsabile”.

Viviamo davvero in Paese civile se un uomo crede la donna debba necessariamente provvedere a tutti gli oneri della casa?

di Paola Calabresi

Fonte foto: pixabay

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