“Mi contattò la sorella di Stella, una donna malata terminale, dicendomi che mi voleva ringraziare di persona perché durante la terapia del dolore io gli ho fatto compagnia con i miei film.
Quando sono entrato in casa di questa persona che per me era sconosciuta, ho visto il suo volto illuminarsi. Piano piano ci siamo messi a chiacchierare e io mi sono dimenticato di aver davanti una persona malata terminale mentre lei si è dimenticata di avere davanti Carlo Verdone.
Sembravamo due vecchi amici. Lei è morta una decina di giorni dopo questo incontro e ho capito quanto può essere importante il nostro lavoro. Per me questo incontro è stato molto più di ricevere un premio, mi sono sentito utile in una situazione estrema. Uno degli incontri più belli della mia vita”.
Carlo Verdone