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Cara Lisa, innanzitutto grazie per il tempo concesso.
Essendo un’autrice emergente e utilizzante un nome d’arte, avrei intenzione di porti le domande come se le facessi alla te scrittrice, quindi Lisa, ma anche alla te persona reale, Chiara.
Ovviamente, spero comprenderai il motivo, non sarà un’intervista “comoda”. Il mio intento, oltre al far conoscere al pubblico la tua scrittura, è quello di conoscere un po’ di più i tuoi pensieri e la tua personalità. Mi piacerebbe mettere in risalto la qualità creante che caratterizza il tuo modo di narrare.
Sia chiaro, puoi rispondere alle domande che vuoi. Considera che puoi anche mentire spudoratamente 😀
Chi è Chiara? Ah, Chiara è una mamma, una moglie, una figlia, una sorella, una zia, un’amica sincera. Chiara è tante cose, ma non è mai stata abbastanza. Per questo è nata…
Chi è Lisa e perché questo nome? Lisa… Lisa è la proiezione dei desideri di Chiara. La parte più ottimista e ancora aggrappata ai sogni. Quella che crede nella bellezza del mondo che la circonda, nella bontà delle persone, che è convinta che sorridere porti sorrisi e che spargere gesti gentili sia la chiave per la serenità. Un omaggio a una persona che ha sempre creduto in me, spronandomi a sviluppare le mie capacità.
Che differenze ci sono tra le due personalità? Chiara e Lisa si fondono, si intersecano, a volte sono contrapposte, spesso si sovrappongono. Entrambe sono gentili e spiritose, ma Chiara è più disillusa e in certe cose non ha più fiducia. Lisa la trascina e le dà ancora modo, invece, di guardare al domani con meno mestizia e più gioia. Lisa apre finestre su un mondo più luminoso e dove si può essere ciò che si vuole.
Com’è il titolo del tuo libro? Il primo romanzo che ho pubblicato in self si intitola “Cogli l’attimo”. E’ stato un po’ un battesimo del fuoco.Il secondo romanzo si intitola “L’eccezione alla sua regola”. E presto arriverà il mio terzo (secondo con la CE Blueberry edizioni), ma è ancora tutto top-secret.
Cosa c’è di te in questo libro? In ogni mio libro c’è qualcosa di me, in ogni personaggio si annida un mio difetto, un mio pregio, un mio desiderio. Avrei voluto essere un agente di pubbliche relazioni (Emma), e ho spesso fatto cose nella vita senza pensare alle conseguenze, sentendomi invincibile (Gionata). Avrei voluto avere un amore romantico e vivere a Parigi (Anna e Tom).
Parlami della tua passione più grande. Non importa sapere di cosa si tratti (magari non lo vuoi dire e non è la scrittura), mi interessa sapere cosa ne ricavi. Cosa provi quando la pratichi e quando non ti è possibile farlo? Ah, oltre alla scrittura, ciò che mi fa stare bene e mi dona equilibrio sono yoga e meditazione. Momenti irrinunciabili con me stessa. Spesso faccio i conti con quella che sono. Non sempre vinco, ma tutte le volte imparo. Non credo che ci conosceremo mai fino in fondo. Mutiamo in continuazione, siamo nuvole in eterno divenire. E’ necessario fermarsi a volte e fare il punto della situazione: il posto verso il quale stiamo andando va bene per noi? Siamo quello che desideriamo? In cosa possiamo migliorare? Con gli altri ci stiamo comportando bene? Ci vorremmo al nostro fianco? Avere un occhio all’esterno di noi stessi ci permette di essere obiettivi. Questo faccio quando medito.
Da dove nasce l’esigenza di esprimerti scrivendo? Non so da dove nasca. Ho sempre scritto da che io ne abbia ricordo. Quindi è naturale come respirare ormai. Come leggere. Vanno di pari passo. Sto male se non faccio l’uno e l’altro.
Libero arbitrio o destino? Libero arbitrio per cambiare il destino e destino per sollecitare il libero arbitrio a prendere la direzione che deve.
A cosa stai lavorando/pubblicando ora? In estate verrà pubblicato il nuovo romanzo per Blueberry Edizioni. E’ un romanzo a tratti impegnativo, tocca temi seri e, come è nel mio stile, lo fa con una narrazione in prima persona introspettiva che (spero) coinvolga il lettore a 360 gradi. Non è solo un romance. Anzi, a ben vedere l’amore è in realtà marginale. E’ più un viaggio per tornare a galla dopo la tempesta. Lo scoprirete presto.
Che lavoro fai? Sono impiegata in uno studio legale dal 2004, ahimè. Forse è ora di cambiare.
Immaginando di poter scegliere liberamente, che attività primaria svolgeresti? E’ una bella domanda. Non credo farei la scrittrice. Avrei pressioni che essendo un hobby invece non ho. Vorrei avere un B&B in campagna, fare torte per le colazioni, curare tutto nei minimi dettagli, coccolare i miei ospiti… Farei un corso da sommelier, li porterei a scoprire le meraviglie della terra. Starei a contatto con la natura.
Cosa ti fa paura? Che le persone che amo soffrano e io non possa aiutarle.
Qual è il libro che avresti voluto scrivere tu? Shantaram e ci starei a vivere anche tutte le esperienze di Roberts per arrivare a quello che ha scritto.
Continueresti a scrivere se non ti leggesse nessuno? L’ho sempre fatto, non vedo perché no. Di base scrivo per me. Anche se, ovviamente, quando arrivano complimenti e attestati di stima, non si può che non fare la coda come il pavone e versare qualche lacrimuccia di commozione.
Ti senti più un autore o una paziente in terapia, a causa di queste domande? Ahahahha, per ora un autore dai.
Raccontaci la tua figuraccia peggiore. Oddio, ce ne sono talmente tante! Molte non le posso dire pubblicamente però… mi rovinerei la reputazione. Magari te la bisbiglio in privato
Guardando il tuo profilo vedo molti video trailer fatti tramite tiktok, secondo te quest’ultimo social può aiutare un autore ad aver più visualizzazioni?
Il mondo si evolve, bisogna corrergli dietro se si vuole restare al passo. Molti giovani si approcciano alla lettura proprio grazie ai social. Ovviamente, come per tutte le cose riguardanti il web, bisogna prendere un po’ tutto con le pinze. Si trovano profili seri e profili meno seri. Più che per avere visualizzazioni TikTok è utile per capire cosa piace e cosa attira adesso nel mondo dei libri. Non sempre concordo con i libri che diventano “virali”, ma è divertente e utile se usato nel modo giusto.
Oltre a collaborare con dei grafici, sei anche autodidatta. Secondo te potrebbe essere d’aiuto il saper usare le applicazioni di photo editor? Sì e parecchio. Mi diverto molto a creare video, booktrailer, card. Ci sono strumenti a nostra disposizione molto utili e il più delle volte gratis. Chi meglio di chi scrive sa cogliere l’essenza del proprio lavoro e trasportarla in produzioni digitali.
Grazie per la tua amicizia virtuale, per i simpaticissimi post su Facebook e per permetterci di entrare un po’ nel tuo mondo.
Ti auguro 100000 follower reali, nei prossimi giorni.
A cura di Fabio Valerio e briciolacreation
@erofaalbivio @briciolacreation