Oggi ospite della nostra rassegna dedicata agli scrittori emergenti è Andretta Baldanza, autrice de “Il buio della verità” e “L’alba della giustizia”.
Prima di parlare dei tuoi romanzi, parlaci un po’ di te. Chi sei? Da dove vieni? Di cosa ti occupi?
Buongiorno! Sono una persona come tante. Vivo in provincia di Milano, sono sposata, ho due figli e due gatti. Ho sempre lavorato in ufficio, ma poco prima del Covid-19 le circostanze mi hanno portato a dedicarmi all’editoria, un hobby fino a quel momento, a tempo pieno. Oggi, oltre a scrivere, gestisco con due socie una nuova casa editrice e insegno.
La scrittura che ruolo occupa nella tua vita? Come mai ti sei avvicinata a questo genere?
Scrivere è sempre stata la mia passione. Ho sempre scritto, da che ho memoria. Diari prima, brevi racconti poi, e infine romanzi. Per me significa entrare in un mondo che è totalmente ‘altro’, dove valori come amicizia, lealtà, onore, giustizia, amore, costituiscono il senso stesso della vita (e della narrazione). Il mondo in cui vorrei i miei figli vivessero, al di là delle difficoltà che metto sempre davanti ai miei personaggi. Non scrivo un unico genere, spazio a seconda dell’ispirazione del momento, ma gli elementi che ho citato non mancano mai, insieme a una goccia di eros.
Poco prima di pubblicare il tuo secondo libro scrivevi sui social “l’ansia, le aspettative, la frenesia, la confusione degli ultimi trenta giorni non somigliano a nulla che io abbia mai provato prima di pubblicare.” Alla fine chi ha vinto? L’adrenalina o la paura? E perché pubblicare un libro ti fa sentire così tanto sotto pressione?
Oh, ma io lo dicevo come una cosa molto positiva! È una sferzata, un booster (parola molto di moda), una specie di fionda emotiva che ti fa volare più in alto di qualunque altra cosa. Poi certo, io sono una persona disorganizzata, distratta, che dimentica sempre tutto… perciò mi procuro anche la mia dose di contrattempi dell’ultimo minuto, che vanno gestiti. Per esempio: due giorni dopo il post che hai citato, ho realizzato di aver sbagliato tutti i numeri di capitolo del romanzo che stava per uscire… Ma la verità è che il trambusto fa parte del gioco, ed è una parte alla quale non rinuncerei mai. E’ troppo divertente
Perché dovremmo leggere la tua dilogia?
Credo che questi due romanzi siano la cosa migliore che io abbia scritto finora, e il motivo è che sono ispirati da qualcosa che sento in modo molto profondo. La storia è nata subito dopo il primo lockdown, a maggio 2020, quando è stata posata una pietra di inciampo in onore di mio nonno Libero, martire del regime nazista. È una parte della storia familiare che conosco e approfondisco fin da quando ero ragazzina, e che credo sia molto importante non scordare, con ogni mezzo (fosse anche un romanzo d’evasione). La passione politica del mio protagonista viene da lì, fatte le debite proporzioni: dalla passione del nonno per la democrazia e la libertà. Poi ci sono stati anche altri fattori: il Covid prima di tutto e la liberazione di Silvia Romano (che è stata due anni in mano ai Talebani). Per questo la trama è poi diventata la storia di un rapimento. Ho cercato di delineare una società un centinaio d’anni nel futuro, che fosse credibile, compatibile con ciò che conosciamo oggi e con la pandemia, e che in qualche modo nascondesse tra le macerie della propria passata grandezza una grande speranza. Spero di esserci riuscita.
Chi è il personaggio dei tuoi romanzi che più ti assomiglia?
In realtà il personaggio più autobiografico non fa parte della dilogia di cui parliamo, ma di un lavoro precedente intitolato Lo spazio tra noi. Si tratta della protagonista Caylin Cameron, che è piccola di statura, come me, appassionatamente nerd, come me, al punto di parlare per citazioni. Ha una casa con pareti, porte, mobili tutti di colori diversi, come la mia, e possiede la gatta che ho sempre desiderato ma non sono ancora riuscita a trovare: una rossa di nome Scarlaid, che è il gaelico per Rossella, in onore di Rossella O’Hara. Via col vento infatti è il libro e il film preferito di entrambe.
Lasciamoci con un estratto del tuo libro e aggiungi pure link o riferimenti utili.
Estratto:
«Nulla era come appariva. Il bianco era nero e il sotto era sopra. Ogni cosa si era ribaltata attorno a me, lasciandomi il dubbio onore di essere padrona di un mondo che non conoscevo e che mi incuteva paura. Il mio viaggio da Avenue Victor Hugo a qui, che avevo compiuto caracollando in condizioni di semi cecità per la difficoltà di tenere gli occhi aperti, era una splendida metafora delle precarie condizioni in cui si trovavano la mia mente e il mio spirito. Davvero volevo vivere in un mondo in cui papà era il mostro? Davvero potevo accettare che tutto quello che mi avevano insegnato, tutto quello che avevo creduto sacro, tutto ciò che avevo visto e conosciuto per oltre venticinque anni, inclusi i miei stessi genitori, fosse una bugia? Cosa era reale e cosa non lo era? Dove finivano le infantili fantasie di cui ero infarcita e dove cominciava la vita vera? Forse non lo avrei mai saputo, o forse sì e saperlo mi avrebbe distrutta. Il tradimento che avevo subito mi appariva grave al punto da cancellare qualunque bel ricordo del mio passato. Ogni attimo di felicità che avevo vissuto a Westminster, ogni momento gioioso passato con mio padre assumeva ora un significato inquietante, distorto dalla lente dalle menzogne su cui la mia vita si era basata. La mia stessa esistenza mi sembrava vacua, futile e falsa. Potevo vivere così?
Sollevai lo sguardo e misi a fuoco le persone che parlavano davanti a me. Loro sapevano la verità da sempre. Erano nati dentro quella verità, l’avevano compresa e l’avevano combattuta fin da quando avevano cominciato ad averne consapevolezza. E avevano pagato, tutti loro, chi più chi meno. E di sicuro io, che ero la più fortunata, non avrei insultato le vite di coloro che non ce l’avevano fatta, frignando come la bambina viziata che ero stata. Non avrei disonorato la memoria di Guy e Gamel rinnegando ciò per cui avevano dato la vita. No, giurai a me stessa. Ero tornata solo per Declan, ma sarei rimasta per combattere. Avrei fatto la mia parte, e ne avrei pagato il prezzo, qualunque fosse stato. Contro il mio stesso padre? Le parole sprezzanti di Annath mi riecheggiarono nella mente. Sì. Contro il mio stesso padre.»
Biografia:
Andretta Baldanza è nata a Milano in un anno non meglio specificato dello scorso millennio, è laureata in Scienze Politiche e ha lavorato per vent’anni in a una grande azienda online, coltivando l’amore per la scrittura e scrivendo per diletto. È sposata da tempo immemore con un uomo pignolo, ha due figli scatenati – di cui uno attualmente distaccato a Dublino – una casa sempre disordinata e due gatti pigri. Moglie devota, madre perplessa e massaia francamente imbarazzante, scrive con la passione agitata e disorganizzata di una nerd che ha sempre “16 anni dentro”. Da poco più di un anno si dedica all’editoria a tempo pieno: scrive romanzi in cui l’azione si mescola alla passione e collabora alla gestione di una nuova casa editrice, Blitos Edizioni, per la quale si occupa di editing e di social media. Recentemente, inoltre, ha accettato un incarico temporaneo come insegnante, e a oggi si destreggia tra libri, post e piccoli studenti. Le sue più grandi passioni sono, naturalmente, scrivere e leggere, ma nel tempo libero non disdegna qualche buona serie tv o altri passatempi nerd, come rileggere all’infinito la saga di Harry Potter o riempire la casa di gadget cinematografici. Il suo più grande sogno, fin da giovanissima, è sempre stato pubblicare un romanzo, sogno che si è realizzato per la prima volta nel 2017 con il suo lavoro d’esordio, una dilogia storica intitolata The viking chronicles, uscita prima in self publishing e poi per la casa edirice Delos Digital. In seguito ha pubblicato Lo spazio tra noi, una commistione di generi con una premessa fantascientifica e un finale giallo e Fino alla fine della mia, una straziante e complicata storia d’amore omosessuale. Il suo ultimo lavoro è un’altra dilogia: Il buio della verità è un romanzo distopico uscito a dicembre per Blitos Edizioni, cui farà seguito alla fine di febbraio il volume conclusivo, intitolato L’alba della giustizia.
FB: profilo Andretta Baldanza; pagina Andretta Baldanza autrice.
IG: @andretta.baldanza.autrice.
Waveful: @andrettabaldanza
Sito web: www.andrettabaldanza.com
Link d’acquisto Il buio della verità: https://www.amazon.it/buio-della-verità-Andretta-Baldanza/dp/B09K26D8YY/ref=sr_1_1?crid=6VGO55S9V6WO&keywords=il+buio+della+verità&qid=1644687902&sprefix=il+buio+dell%2Caps%2C120&sr=8-1
ISBN 979-1280553348
Casa Editrice: Blitos edizioni
Prezzo: 2,90€ ebook; 14,90€ cartaceo
Disponibile su Amazon e nelle librerie fisiche.