C’è una teoria che dice che, per ottenere risultati in un determinato settore, bisogna che vengano dedicate 10mila ore di studio ed impegno in quell’area di competenza specifica.
Quindi, se si volesse diventare un bravo giocoliere, basterebbe fare partica ed impegnarsi per 10mila ore per diventarlo.
C’è, invece, chi si domanda: “E il talento?” Se non si è portati per fare qualcosa, non si riuscirà mai ad avere risultati concreti.
Quindi, se non si ha nelle vene quella dote, non si riuscirà mai a diventare un buon giocoliere.
Io credo nel talento, cioè nella propensione al riuscire, più facilmente o velocemente rispetto ad altri, ad ottenere risultati in determinati ambiti.
Ma credo anche che l’impegno sia la componente principale del successo. Successo inteso come riuscire in qualcosa.
Se si ha talento, ben venga. Sarà più facile e veloce arrivare a risultati appaganti.
Se non lo si ha, potrebbe non essere necessario. È l’impegno che ci mettiamo, che determina ciò che siamo bravi, o meno, a fare.
Se poi al talento, si uniscono le 10mila ore di dedizione, allora i risultati saranno enormi.
Questo non vuol dire, però, che chi non ha talenti evidenti, non possa ottenere grandi risultati.
Impegno, dedizione, studio, pratica. Non è, già, la capacità di mantenere questa concentrazione così a lungo, un talento?
a cura di Fabio Valerio
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