“Quando una moglie rompe un vaso gettandolo per terra, in realtà quella che giace al suolo in piccoli pezzi è la testa del marito”.
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Titolo: “La scimmia nuda”
Autore: D. Morris
Voto: 7,5/10
Scrittura: Dinamica e ironica
Pagine: 256
In breve:
Un competente e provocatorio zoologo descrive – per la prima volta, siamo nel 1967 – in maniera accessibile ai “non addetti ai lavori” l’evoluzione dell’unica fra le 193 specie di scimmia a essere sprovvista di peli: l’uomo.
Perché ci grattiamo la testa? Perché indossiamo pantaloni? Come è venuto a strutturarsi il concetto di “patriarcato”? Perché spesso ci lasciamo dominare da ira, sessualità, violenza? Da quali necessità scaturisce la religione? Perché alcune persone sono attratte da individui dello stesso sesso?
Ciascuna di queste domande, come ogni singolo comportamento che poniamo in essere, secondo Morris riesce a trovare la propria collocazione argomentativa all’interno dell’elaborato processo di sviluppo che ha caratterizzato millenni di evoluzione di questo particolare “scimmione nudo”. La pungente ironia dell’autore viaggia di pari passo con la propria sicurezza dimostrativa, aderente a indagini fenomenologiche di tipo gerarchico, relazionale, alimentare e – soprattutto – sessuale.
Suggerirei la lettura di quest’opera davvero a chiunque. Si tratta di un eccellente lavoro di divulgazione che, sebbene sotto alcuni aspetti sia stato criticato e in parte superato dall’inevitabile sviluppo del processo conoscitivo scientifico, rimane uno dei migliori testi in assoluto riguardanti l’affascinante tematica dell’evoluzionismo.
di @spritz_e_libri
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