Le Zampognare, attive nel Gargano dal 2017, sono un gruppo composto da musiciste dedite alla ricerca e alla valorizzazione della tradizione musicale popolare: il nostro impegno, fin dagli esordi con le Mulieres Garganiche, è stato quello di valorizzare il ruolo della donna nella tradizione popolare, riportando alla luce i canti, le filastrocche e le ninnananne che per generazioni hanno custodito la memoria dei nostri nonni. È doveroso ricordare che, fino al dopoguerra, alle donne era negato persino il diritto di cantare in pubblico. Con il nostro lavoro, desideriamo restituire a quelle donne la voce e la dignità che sono state loro troppe volte sottratte, ricorda la leader del gruppo Valentina Latiano.
La dedizione e la passione che permeano la musica de Le Zampognare hanno portato a prestigiosi riconoscimenti, a partire dal premio La Zampogna è Donna, conferito dal Comune di Scapoli (CB) nel 2017. Questo onore è stato assegnato per il sapiente recupero del prezioso patrimonio musicale ancestrale del Gargano, con particolare attenzione all’esaltazione del ruolo femminile nella grande tradizione della musica popolare italiana. Nel 2018, il gruppo ha inoltre ottenuto il titolo di Ambasciatrici della Tradizione Popolare Garganica presso il Parlamento Europeo di Bruxelles, nell’ambito dell’Anno Europeo della Cultura, durante la manifestazione “La musica e le tradizioni popolari del Gargano”.
Il repertorio proposto da queste straordinarie musiciste si ispira alle novene natalizie classiche, tramandate nei secoli dalla tradizione zampognara. Indossando abiti tipici della cultura pastorale, il gruppo si esibisce in performance itineranti, arricchendo eventi dedicati al Santo Natale con le melodie profonde e suggestive degli strumenti tradizionali.
La nostra è una terra che per secoli è stata attraversata dalla transumanza, ma questa pratica è sempre stata raccontata esclusivamente dal punto di vista dei pastori che, dal Molise e dall’Abruzzo, raggiungevano il Tavoliere delle Puglie. Di loro si parla, delle loro donne no. Eppure, queste donne erano madri, mogli, nido delle famiglie e, al contempo, condividevano le stesse fatiche dei mariti, prendendo parte attiva alle loro attività. Queste figure femminili, invisibili alla narrazione ufficiale, erano il pilastro silenzioso della transumanza. Dietro ogni uomo che attraversava quei sentieri c’era una donna: la sua forza, la sua guida, la sua colonna portante. Il nostro lavoro vuole dare voce proprio a loro, alle donne dimenticate della transumanza, celebrandole attraverso gli strumenti dei pastori, come la zampogna e la ciaramella. Perché anche attraverso la musica possiamo restituire il giusto spazio a chi, per secoli, è stato relegato ai margini della storia, commenta in un’intervista Valentina.
In occasione del Santo Natale, un momento di straordinaria importanza attende Le Zampognare: il 4 dicembre 2024, avranno l’onore di esibirsi per Papa Francesco durante l’udienza papale che si terrà nella Sala Nervi, in Vaticano. Questo evento rappresenta un’occasione unica e storica, poiché sarà la prima volta che un gruppo composto esclusivamente da donne zampognare si esibirà dinanzi a Sua Santità. Un traguardo che testimonia non solo l’eccellenza artistica del gruppo, ma anche la loro capacità di rompere barriere culturali e dare nuova vita a una tradizione millenaria.
Esibirci davanti al Santo Padre rappresenta uno dei traguardi più significativi della nostra vita come donne zampognare. È una conquista straordinaria: per la prima volta, le melodie della tradizione zampognara risuoneranno al cospetto del Papa, interpretate da due donne. Un momento storico che celebra non solo la musica, ma anche il coraggio e la determinazione di chi, con passione, tiene viva una tradizione antica, commentano emozionate Valentina Latiano e Paola Di Lorenzo che, direttamente dalla terra di San Pio, offriranno un raffinato accompagnamento musicale natalizio, arricchito dalle melodie evocative della ciaramella e della zampogna.
Il messaggio che vogliamo trasmettere è chiaro e potente: nulla è impossibile per una donna. Con la nostra musica dimostriamo che anche ciò che, per secoli, è stato prerogativa esclusiva degli uomini può oggi diventare patrimonio condiviso e accessibile a tutti. È un invito a credere in sé stesse, a non arrendersi davanti agli ostacoli e a superare i limiti imposti dalla storia. Ogni barriera può essere infranta, ogni traguardo può essere raggiunto, con determinazione e coraggio afferma fondatrice del gruppo e aggiunge: Paola, la nostra musicista di origini abruzzesi, racconta di una zia nata proprio in questa terra, figlia della transumanza. Quante storie di donne pastore sono state dimenticate? Ecco perché siamo qui: per dare voce a queste donne silenziose attraverso gli strumenti della tradizione pastorale, come la zampogna e la ciaramella, strumenti che, non a caso, portano nomi femminili. Con la nostra musica vogliamo rendere omaggio a loro, alle loro vite e al loro coraggio, affinché la loro memoria non vada perduta.
di Alessandra Ercolino