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Filippo Turetta, omicida dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin, rinuncia all’udienza preliminare davanti al gup e accetta di andare direttamente a processo in Assise.

Filippo Turetta, l’assassino di Giulia Cecchettin, andrà direttamente a processo in Corte d’Assise per l’omicidio di Giulia Cecchettin, rinunciando all’udienza preliminare prevista per il 15 e 18 luglio. La difesa, rappresentata da Giovanni Caruso, ha dichiarato che non richiederà una perizia psichiatrica per Turetta, a meno che non emergano nuove intenzioni durante il processo.

Secondo Caruso, la scelta di Turetta di rinunciare all’udienza preliminare riflette un percorso di maturazione personale e la volontà di consentire alla giustizia di procedere rapidamente nell’interesse di tutti. Sarà il Tribunale di Venezia a fissare la data della prima udienza, probabilmente a settembre. Turetta, 22 anni, dovrà rispondere delle accuse di omicidio volontario, aggravato da premeditazione, crudeltà, efferatezza, sequestro di persona, occultamento di cadavere e stalking.

Caruso ha ribadito in una nota che non è intenzione della difesa chiedere una perizia psichiatrica, nonostante quanto preannunciato dai media. La comunicazione è stata fatta per prevenire speculazioni e processi alle intenzioni riguardo le scelte difensive.

I legali della famiglia Cecchettin hanno commentato la scelta della difesa come una decisione tecnica prevista dalla legge. L’avvocato Stefano Tigani ha dichiarato che non si sorprenderebbe se, in fase dibattimentale, la difesa cercasse una risoluzione rapida del processo, dato l’omicidio efferato.

L’omicidio di Giulia Cecchettin è avvenuto l’11 novembre 2023. Durante l’interrogatorio, Turetta ha raccontato di una serata trascorsa con la vittima in un centro commerciale di Marghera, seguita dal rifiuto di Giulia di tornare insieme a lui, una lotta in un parcheggio di Fossò e infine 75 coltellate. Dopo aver trasportato il cadavere in auto, Turetta lo ha abbandonato in un bosco vicino al lago di Barcis, in Friuli. È stato arrestato otto giorni dopo in Germania e da allora è detenuto nel carcere di Verona Montorio.

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