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Elena Gianasso la passionale autrice di “Camelie”

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Cara Elena, innanzitutto grazie per il tempo concesso.

Essendo un’autrice esordiente e ancora tutta da scoprire, avrei intenzione di porti le domande come se le facessi alla te scrittrice e alla te ordinaria, quella che esce per compere, che guarda la TV e che lavora.

Ovviamente, spero comprenderai il motivo, non sarà un’intervista “comoda”. Il mio intento, oltre al farti conoscere al pubblico, è quello di sviscerare un po’ il tuo lato ombra, quello che di solito non si mostra come primo approccio e che spesso viene mantenuto nascosto, anche a chi ci conosce da anni. Mi piacerebbe conoscere qualcosa in più della poetessa in grado di raccontare un episodio, un amore, una relazione ma anche del tuo pensiero nel quotidiano.

Sia chiaro, puoi rispondere alle domande che vuoi. Considera che puoi anche mentire spudoratamente 🙂

Parlaci di “Camelie”. Camelie è la prima raccolta poetica, è nata per caso, su consiglio di un amico a cui mandavo le poesie per avere un opinione ho mandato qualche poesia a piccole case editrici e con mio stupore AnotherCoffieandstories mi ha contattato. Non nego che l’emozione è stata fortissima e mi sono catapultata senza paracadute nel mondo letterario.

Perché hai scelto questo nome? Non ho scelto io il titolo della raccolta, la casa editrice me l’ha proposto ed io ho accettato perché a casa dei miei nonni paterni c’era un grande albero di camelie, mi affascinava il colore e la delicatezza dei petali. Una poesia della silloge si chiama infatti vetri colorati e camelie. Poi con il tempo mi sono affezionata al titolo e mi piace pensare che ogni poesia sia un fiore dell’albero di Camelie.

Da dove nasce l’esigenza di esprimerti scrivendo? Mi è sempre piaciuto scrivere e leggere di tutto tranne gli horror, fin da bambina infatti ho fatto studi classici poi con il tempo mettere su carta le mie emozioni e i miei sentimenti è stato curativo, per me scrivere è un balsamo per l’anima, curare le ferite emotive, le delusioni della vita, affrontare le difficoltà del quotidiano.

Chi è Elena? Elena è una impiegata amministrativa, passionale, forse troppo cerebrale, madre di un ragazzo ventenne, figlia di due persone che non mi hanno mai tenuto sotto una campana di vetro ma mi ha fatto vivere a 360 gradi sostenendomi dopo ogni caduta. Amo molto gli animali, credo moltissimo nell’amicizia.

Qual è la tua poesia preferita? Sono legata a tutte le poesie di Camelie, in tutte c’è un pezzo di me, se anche una sola persona si identificherà in un solo verso ne sono felice, i sentimenti e le emozioni sono universali.

Parlami della tua passione più grande. Non importa sapere di cosa si tratti (magari non lo vuoi dire e non è la scrittura), mi interessa sapere cosa ne ricavi. Cosa provi quando la pratichi e quando non ti è possibile farlo? Non ho una sola passione, amo, scrivere, leggere, il cinema, la musica, sono un tipo  molto romantico ma realista, mi immedesimo sempre, a volte anche troppo. Scrivere calma i tormenti dell’anima e spesso mi aiuta ad esternarli, a volte sconvolgendo chi legge.

Scrivi una poesia utilizzando le parole: termiti, fagocitare, soldo

I dolori, le delusioni sono le termiti dell’anima

I versi dei poeti li fagocitano

Diventano miele

Soldo universale per la tranquillità

Libero arbitrio o destino? Fondamentalmente credo nel destino ma penso che ognuno abbia il libero arbitrio per fare le scelte che assecondano il proprio essere.

Immaginando di poter scegliere liberamente, cosa cambieresti della realtà (a livello personale o generale)? Della mia vita attuale non cambierei nulla perché tutto ciò che è accaduto mi ha portato ad essere la persona che sono oggi nel bene e nel male. Vorrei che le persone non si lasciassero condizionare dall’esteriorità e non avessero paura di fare domande anche scomode.

Cosa ti fa paura? Mi fa paura la morte e la malattia delle persone che per me sono importanti, famigliari ed amici.

Scrivi altro, oltre le poesie? Ho iniziato a scrivere un romanzo che non so se verrà mai alla luce, non mi sento all’altezza. Le poesie sono più immediate, a volte vengono in mente nel cuore della notte.

Qual è la poesia d’altri che avresti voluto scrivere tu? Non ho un poeta preferito, quando leggo una poesia che mi colpisce vado a cercare notizie sull’autore per conoscerlo meglio. Mi piace scovare scrittori poco conosciuti.

Ti senti più un’autrice o una paziente in terapia, a causa di queste domande? Questa è una intervista profonda e divertente.

Raccontaci di un tuo nuovo progetto, stai scrivendo/pubblicando qualcosa? Scrivo sempre, ho scoperto che mi piace mettermi alla prova e conoscere altra persone con la mia stessa passione, c’è sempre da imparare. C’è un progetto che spero andrà in porto, non bramo guadagno, mi piace che le poesie arrivino a toccare l’anima di più persone possibili e che la poesia non sia considerata un genere elitario, la poesia è alla portata di tutti, basta ascoltare le Vibrazioni dell’anima.

Secondo te, e visto anche il tuo profilo, usare le immagini con le parole può avere un maggior impatto sul lettore, rispetto a una fan art o una semplice citazione? Guarda… Io ci sto provando ad accostare le immagini alle parole per dargli più impatto ma non sono molto brava… Mi piacciono molto le foto in bianco e nero e i quadri.

Grazie per permetterci di entrare un po’ nel tuo mondo.

Ti auguro 100000 follower reali, nei prossimi giorni.

A cura di Fabio Valerio e briciolacreation

@ erofaalbivio e @briciolacreation

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