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All inclusive: la scuola dei supereroi…

All inclusive: la scuola dei supereroi…

Ci siamo stati tutti a scuola, molti dovrebbero tornarci e mentre noi invecchiamo i nostri figli crescono seduti tra i banchi di un mondo speciale un po’ per tutti.

Esiste veramente l’inclusione? Il coinvolgere i corpi, la mente, le emozioni, creare un mondo fatto di finestre pronte ad aprirsi sul domani.


Dimenticando le porte chiuse e pure le menti chiuse.
Di certo in queste realtà i supereroi sono tanti, tanti quanti tutti i nostri dubbi, le nostre paure, il nostro non essere mai pronti a spiegare ad un bambino che i superpoteri li hanno anche loro…
Autistici, ADHD, iperattivi, dislessici, discalculici … 
Chi vuole aggiungere, lo faccia pure.

Sono loro ad insegnarci a vivere, in una scuola a misura di “normalità”, quando i bambini invece, vedono solo altri bambini, quando la magia di un silenzio accende gli sguardi dei compagni, quando un abbraccio troppo stretto non lo è mai abbastanza.
Dovremmo essere noi adulti a dovere tornare a scuola e sperare di trovare tra i banchi un supereroe che ci insegni a volare con l’immaginazione, a ridere del nulla, a piangere come si piove e più semplicemente a vivere consapevole che da un superpotere a volte non derivano grandi responsabilità…Ma soprattutto essere un supereroe è a volte la cosa più normale del mondo.

Ci sono supereroi che non indossano mantelli, che non sono politicamente corretti, che conoscono solo il lato buono delle giornate storte e che imparano con il tempo che la normalità non è una cosa semplice, che ne esistono di diverse e che forse non esiste proprio.

Che ci insegnano che la normalità è solo un’invenzione della massa, che al massimo vige il minimo denominatore comune, l’anagrafe e il tempo che passa per tutti.
Alla verifica della vita ci si trova sempre impreparati, non esistono promossi e bocciati, solo ripetenti sui banchi di prova che aspettano la maturità che non arriva mai o forse sempre in tarda età.


di Jacqueline Dupeyron

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