-In quel momento la volevo uccidere.
-Perché tanta violenza?
-Perché c’erano dei sentimenti, anzi no, ritratto e non voglio rispondere a questa domanda. È stato un raptus.
A parlare è Ezio Galesi durante l’interrogatorio della notte scorsa con il pubblico ministero di Brescia Carlo Pappalardo. Ieri sera, a Castegnato nel Bresciano, si è consumato l’ennesimo femminicidio: Elena Casanova è stata uccisa dal suo ex fidanzato. A lanciare l’allarme sono stati i vicini, dopo aver sentito il Galesi urlare in dialetto bresciano “Chiamate i carabinieri, l’ho uccisa a martellate”.
Le aveva squarciato le ruote dell’auto, poi offesa con una scritta sul muro, ieri dopo averla vista in un negozio ha deciso di aspettarla fuori casa per porre fine alla sua vita. Elena Casanova lascia una giovane figlia di 17 anni e il suo nome si aggiunge alla lunga lista delle donne che in vita non hanno avuto giustizia e pagano con la morte la follia di uomini che in passato hanno giurato di amarle.
di Giacomo Bonardi
