SALVADOR DALÌ “Lo stravagante maestro del sogno”
Salvador Dalì nasce a Figueras l’11 Maggio del 1904 e viene segnato sin dalla nascita da un fatto inquietante: riceve il nome del fratellino morto nove mesi prima di lui, perché i genitori si erano convinti che fosse la sua reincarnazione, persuadendolo a credergli. Nonostante abbia raggiunto l’apice della notorietà grazie alle sue opere pittoriche, è stato anche scultore, autore cinematografico e scrittore.
La sua arte potrebbe essere definita contemporaneamente tradizionale e innovativa, poiché unisce la tecnica della pittura accademica, appresa all’Accademia delle Belle Arti di Madrid, alla sperimentazione e alla provocazione mediante soggetti bizzarri. Prima ancora di definire il suo stile, conosce il regista Buňuel e lo scrittore García Lorca, col primo nasceranno due produzioni cinematografiche nel 1929, “Un chien andalou“ e nel 1930, “L’age d’or“.
Verso la fine degli anni venti, mentre si trovava a Parigi, intrattenne rapporti lo stimato Picasso, Magritte e Mirò. Fu in quel periodo che S.D. idealizza l’arte come evasione dalla realtà convenzionale, esprimendo l’aspetto irrazionale dell’esistenza, rivolgendosi alle rappresentazioni dell’inconscio e del sogno. Il suo dipinto più famoso è “La persistenza della memoria“, custodito al MOMA di New York e dipinto in sole due ore in circostanze curiose. Rimasto a casa per un’emicrania, il formaggio molle che stava mangiando gli ispirò una riflessione di natura filosofica sul tempo e la sua relatività. S.D. era un personaggio eccentrico, portava lunghi baffi rivolti verso l’alto, ispirati al maestro Diego Velàzquez.
Amava travestirsi e adottare atteggiamenti stravaganti, come quando si presentò a una conferenza vestito da palombaro per “immergermi a fondo nella mente umana“ o come quando si presentò con una stecca da biliardo in mano e due levrieri russi al guinzaglio.
È innamoratissimo della moglie Gala che, affetta da una forma di demenza senile, nel 1980 gli somministra un cocktail di farmaci che gli danneggiarono il sistema nervoso e un tremore alla mano provocando la fine della sua vita artistica. S.D. muore nel 1989 per un attacco di cuore.
S.D. è uno die maestri indiscussi del surrealismo, il movimento d’avanguardia artistico e letterario che affermava l’importanza dell’inconscio in contrapposizione al dominio della ragione. Ha creato oltre 1500 opere di fondamentale importanza. Ha collaborato anche con Walt Disney e ha creato il famoso logo del lecca lecca Chupa Chups. Il suo volto è diventato la maschera utilizzata dai protagonisti nella celebre serie Netflix, “La casa di carta“.
di Leonardo Pisani