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Qualcuno è riuscito a generare un green pass valido di Adolf Hitler, rubate le chiavi private! Tutti i green pass dovranno essere rifatti!

Il Green Pass è stato introdotto in Italia quest’anno, come provvedimento di sanità pubblica per contrastare la diffusione dell’epidemia da COVID-19. Secondo la normativa vigente viene rilasciato 15 giorni dopo la somministrazione del vaccino anti Covid-19 o dopo un tampone negativo (con validità 48 ore). Dal 15 ottobre è obbligatorio avere una certificazione valida anche sul luogo di lavoro, pena l’allontanamento.

L’adozione del green pass non è stata priva di polemiche e conseguenti proteste: sicuramente è risultata un’efficace misura per contenere la diffusione del contagio ed i dati lo confermano. Nei paesi europei dove non è stato reso obbligatorio i casi sono in aumento e non mancano le chiusure e i lockdown.

QR Code di Green Pass “falsi” riconosciuti come veri!

Il green pass che viene rilasciato dopo la vaccinazione o il tampone negativo consiste in un QR code che è possibile scansionare tramite smartphone utilizzando l’app ufficiale del ministero della salute “Verifica C19”.

E’ di ieri la pubblicazione su twitter, da parte di un ricercatore in ambito di sicurezza informatica (“reversebrain”), di un green pass, incredibilmente valido, relativo ad Adolf Hitler. Sembra infatti che il ricercatore sia riuscito ad ottenere, probabilmente tramite un processo di reverse engineering, le chiavi private necessarie a generare green-pass validi.

Al momento il green pass di Adolf Hitler non è più funzionante in seguito ad un aggiornamento dell’app “Verifica C19”. Tuttavia il fatto rimane comunque grave ed ha implicazioni a livello internazionale.

Infatti il sistema di generazione dei green pass non è solo Italiano ma è utilzzato a livello Europeo!

Quindi chiunque sia in possesso delle chiavi private per la convalida del “certificato verde” può creare dei Green Pass uguali a quelli “veri”.

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