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PROPOSIZIONI SUBORDINATE

LE PROPOSIZIONI SUBORDINATE

La subordinata è una proposizione che dipende da un’altra, cioè la principale o reggente.

La subordinata non ha un senso finito, non ha senso da sola, ha bisogno di una frase che le dia un significato.

Sono stanco ma felice, perché ho raggiunto l’obiettivo

 Ora prova a leggere le due frasi da sole:

Sono stanco ma felice à frase di senso compiuto, senso di compiutezza, non ho bisogno di altre informazioni per comprenderne il senso

perché ho raggiunto l’obiettivo à questa frase da sola non ha senso

E dunque:

Sono stanco ma felice, perché ho raggiunto l’obiettivo

                  (PRINCIPALE)                                (SUBORDINATA)

Aggiungiamo una coordinata alla subordinata.

Sono stanco ma felice/, perché ho raggiunto l’obiettivo/ e pianto di felicità.

       (PRINCIPALE)                 (SUBORDINATA)                                  (COORDINATA)

Andavo al mercato / e ho incontrato Marco / che giocava nel parco.

La proposizione sottolineata in verde non ha significato autonomo e dipende dalla proposizione che la precede.

Gianluca e Biagio esultano perché la loro squadra di basket ha appena fatto canestro.

          (PRINCIPALE)                                         (SUBORDINATA)

Le due proposizioni Gianluca e Biagio esultano (principale)/ perché la loro squadra di basket ha appena fatto canestro (subordinata) non sono sullo stesso piano e non svolgono la stessa funzione logica: perché “la loro squadra di basket ha appena fatto canestroè strettamente dipendente da “Gianluca e Biagio esultano”.

La proposizione dipendente introdotta da perché è una proposizione subordinata.

La subordinazione può avvenire in maniera implicita o esplicita (proposizioni subordinate implicite e proposizioni subordinate esplicite):

Tremando per l’imbarazzo, -> proposizione subordinata implicita

Joe suona per Laura il pezzo -> proposizione principale

che ha scritto per lei. -> proposizione subordinata esplicita

La subordinata che ha scritto per lei è di forma esplicita, mentre la subordinata tremando per l’imbarazzo è di forma implicita:

· una subordinata è esplicita quando il verbo è di MODO FINITO (indicativo, congiuntivo, condizionale, imperativo):

Ti chiamo (principale) / appena posso (subordinata esplicita perché posso è la 1° ps. sing. del verbo potere al modo indicativo, tempo presente);

Vorrei (principale) / tu fossi più sereno (subordinata esplicita perché fossi è la 2° pers. sing. del verbo essere al modo congiuntivo, tempo imperfetto);

Ero convinta (principale) / che avresti fatto una bella figura all’esame (subordinata esplicita perché avresti fatto è la 2° pers. sing. del verbo fare al modo condizionale, tempo passato);

· una subordinata è implicita quando il verbo è di MODO INDEFINITO (infinito, gerundio, participio):

Mi piacerebbe (principale)/ provare quell’abito (subordinata implicita perché provare è il verbo al modo infinito, tempo presente);

Studiando con impegno, (subordinata implicita perché studiando è il verbo al modo gerundio, tempo presente)/ feci una buona interrogazione (principale).

Trascorso qualche giorno a Roma, (subordinata implicita perché trascorso è il verbo al modo participio, tempo passato)/ ripartì per Milano.

La subordinazione si realizza in diversi modi:

  •  Con una congiunzione (o con una locuzione congiuntiva) subordinante
  •  Con un pronome relativo
  • Con un verbo all’infinito (preceduto o no da preposizioni)
  •  Con verbi al gerundio o al participio passato

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