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Pasquale Dente: infermiere partenopeo e autore di “Dietro la maschera”

Oggi ho incontrato Pasquale Dente, infermiere partenopeo e autore di Dietro la maschera, il cui ricavato andrà in beneficenza.

Pasquale Dente, infermiere di terapia intensiva e autore di “Dietro la maschera” “Behind the mask” e “ Abbiamo perso tutti” Raccontaci un po’ di te.

Mi chiamo Pasquale sono infermiere di terapia intensiva cardiotoracica divenuta poi terapia intensiva covid durante la prima e la seconda ondata. Sono napoletano, ma da sei anni lavoro presso la Oxford University, ho lasciato la mia città con l’intento di ampliare le mie conoscenze, la mia professionalità e confrontarmi con un ambiente multiculturale, il tutto ha contribuito alla mia crescita sia professionale che personale.

Che ruolo ha la scrittura nella tua vita? Cosa hanno in comune una sala di ospedale e un foglio bianco? Cosa ti ha spinto realmente a scrivere questo libro?

Mi è sempre piaciuto scrivere, anche se non sono molto bravo, scrivevo per un quotidiano che tratta principalmente temi che riguardano la salute, ma poi con il mio trasferimento in Inghilterra, la collaborazione è terminata.

Io lavoro in terapia intensiva, in emergenza quindi, diciamo che una vera correlazione tra una terapia intensiva e i libri che scrivo non c’è, in quanto nel racconto, decido io cosa accade, durante il lavoro invece, non ho questo potere, quando lavori in un reparto come il mio, non sai mai cosa capita ai pazienti.

Inizialmente gli italiani inneggiavano il buon operato di medici e infermieri, però puntata dopo puntata di questa assurda pandemia, le vostre figure sono finite per fare solo da sfondo a quella che sembra la serie tv più strana della storia. Eppure i numeri parlano di terapie intensive che lavorano ancora a pieno regime. C’è stato un momento in cui tu e i tuoi colleghi siete caduti nello sconforto e nella paura che questa sfiancante pandemia potesse non finire più?

Inizialmente siamo stati inneggiati e amati, ma poco dopo tutto è finito e la nostra figura è finita nel dimenticatoio, (come tra l’altro avevo pronosticato nel libro).

Nel mio libro, racconto la prima ondata, e lo faccio terminare con quella, credevo, sinceramente che non ci fosse un continuo a tutto ciò, però se a distanza di due anni, ci sono colleghi in Italia che ancora lavorano completamente bardati, qualcosa è andato storto. La situazione ad Oxford, ma in Inghilterra è diversa, la mia terapia Intensiva covid è chiusa da marzo del 2020. Il motivo è uno solo e semplice, ma dovremmo discuterne per ore.

Perché i lettori dovrebbero acquistare il tuo libro? Quale credi che sia il suo punto di forza?

I miei lettori dovrebbero acquistare i miei libri perché raccontano di vita vissuta, di episodi che stiamo affrontando giorno dopo giorno, “Dietro la maschera” ti fa capire cosa si prova ad entrare in una terapia Intensiva covid, e i danni che questa situazione ha arrecato ai professionisti sanitari, mentre con “Abbiamo perso tutti” il racconto si svolge in un condominio e quindi il tutto è comprensibile da una maggiore fetta di lettori.

Un altro motivo importante per acquistare i libri, è lo scopo benefico che c’è dietro, ricordo che le royalties vanno in beneficenza.

Il ricavato del tuo libro andrà in beneficenza. Puoi dirci a chi andranno questi soldi e perché questa scelta?

Al momento, le royalties vanno alla “Sobel House” un hospice che è qui ad Oxford, accoglie i malati terminali e li accompagna nell’ultima fase della loro vita, alleviando il più possibile le sofferenze a cui sono sottoposti, ho scelto loro perché fanno davvero un buon lavoro.

La scelta di donare le royalties, nasce dalla voglia di far conoscere le storie che racconto ad un pubblico più ampio, inoltre, come mi definisco, io sono infermiere, quello di scrivere è un hobby, e con gli hobbyes non si guadagna.

Ti va di salutarci con una citazione significativa del tuo libro? Aggiungi pure note personali o link di riferimento al tuo libro.

Vi saluto con l’incipit di Dietro la maschera.

“Sono infermiera nel reparto di terapia intensiva

La morte lavora al mio fianco

A volte vinco io, a volte vince lei

Fa parte del gioco.”

Chiedo a coloro che leggono questo articolo di seguire la mia pagina Instagram, pagina in cui, tutti i giorni posto foto di professionisti sanitari con la mascherina e senza, un modo per dire loro grazie per quello che hanno fatto e stanno facendo, sperando che tutto questo possa finire presto.

intervista di Alessandra Ercolino

Biografia

Pasquale Dente Infermiere Napoletano, dopo la laurea in infermieristica presso l’Univesità di Napoli Federico II decide, anche a causa di condizioni lavorative sfavorevoli, di abbandonare la sua città e di andare a vivere nel Regno Unito dove lavora presso la Oxford University in reparto di Terapia Intensiva Cardiotoracica, ed è proprio in questo posto che nasce il suo primo romanzo, Dietro la maschera.

A causa del buon riscontro che il precedente romanzo ha riscosso, oltre alla versione inglese, “Behind the mask” uscita poco tempo fa, gli è stato proposto uno spin off, ed è grazie a questo motivo che è nato “Abbiamo perso tutti”.

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