Padre pio, battezzato con il nome di Francesco, era un sacerdote dell’Ordine dei Frati Minori cappuccini, nato il 25 maggio del 1887 a Pietrelcina, in provincia di Benevento. Già a dieci anni espresse il desiderio di diventare frate.
Fu ordinato sacerdote il 10 agosto del 1910, nel duomo di Benevento. Le sue precarie condizioni di salute lo spinsero in diversi conventi fino a raggiungere, nel 1916, San Giovanni Rotondo, il luogo in cui restò fino alla morte.
Era il 1911, quando scriveva al suo direttore spirituale: “…io mi trovo in campagna a respirare un po’ di aria più sana (…) Ieri sera poi mi è successa una cosa che io non so né spiegare né comprendere. In mezzo alla palma delle mani è apparso un po’ di rosso quasi quanto la forma di un centesimo, accompagnato anche da un forte e acuto dolore in mezzo a quel po’ di rosso. Questo dolore era più sensibile in mezzo alla mano sinistra, tanto che dura ancora. Anche sotto i piedi avverto un po’ di dolore. Questo fenomeno è quasi da un anno che si va ripetendo, però adesso per la prima volta glielo dico….” era l’inizio di un viaggio durato una vita. Da quel momento il santo iniziò a provare dolori corporali simili a quelli della passione di Cristo, provocati dalle stimmate. Queste si presentano come lacerazioni anatomiche che non guariscono né si cicatrizzano, la loro condizione resta invariata nel corso degli anni e non hanno alcuna spiegazione medico-scientifica. Le stimmate divennero visibili il 20 settembre del 1918, la notizia venne resa nota nel 1919.
Iniziarono così le lettere anonime contro Padre Pio, inviate al Sant’Uffizio. Lettere inviate dal clero locale, che riceveva l’appoggio del vescovo di Manfredonia e di Foggia. Questi ritenevano il santo “fanatico e imbroglione“, un “falso mistico” e un “uomo dall’intelligenza limitata“. A quel tempo Padre Pio godeva già di grande fama, da tutta Italia i pellegrini accorrevano nella città del santo per incontrarlo. L’invidia di chi gli era attorno era tanta e come tale scatenava questo genere di calunnie.
Papa Giovanni mise contro il santo la segreteria di Stato e il Sant’Uffizio; questi inviarono ad indagare a San Giovanni Rotondo Carlo Maccari, poi vescovo di Ancona, che in un dossier di 200 pagine secretate raccolse le accuse contro Padre Pio.
Padre Pio visse una vita di sofferenze, fu sempre dalla parte dei più deboli. Le sue opere e la sua fama risuonano ancora oggi in tutto il mondo. Prima di morire disse: “Farò più rumore da morto che da vivo” e così fu.