Matteo Lorenzi: artista polivalente e autore di “Kaeru”
Oggi ho incontrato Matteo Lorenzi artista polivalente e autore di Kaeru “un esperimento sociale estremo e senza precedenti”.
Matteo, dai tuoi social apprendiamo che sei uno scrittore, cantante e musicista… quale tra queste tre figure che vivono in te credi che ti rappresenti di più?
Ciao Alessandra, intanto ci tengo a ringraziarvi di cuore per l'opportunità che date a me e agli scrittori emergenti, è importante riuscire ad arrivare alla gente, e pagine come la vostra non possono che far bene a chi prova a mettersi in gioco. C'è un movimento davvero ricco e un fermento spesso sottovalutato nel background culturale che a volte non ha molto da invidiare al mainstream letterario e chi ha la curiosità di provare cose nuove sovente rimane piacevolmente sorpreso. Come dicevi tu, io ho alle spalle una lunga carriera di musicista (parliamo di quasi 25 anni) caratterizzata sin dal principio dalla vena compositiva: ho sempre sentito la necessità di scrivere canzoni, trovando in questo uno sbocco comunicativo perfetto per me. La mia fortuna è quella di avere una band (Sesto Elemento, di cui sono attualmente frontman) che ha sempre colto con entusiasmo i pezzi che proponevo e mi ha sostenuto nel dargli forma e portarli sul palco. In me convivono dunque queste varie forme artistiche che tuttavia non reputo così facilmente scindibili l'una dall'altra. Mi spiego meglio: scrivere un romanzo, oppure scrivere una poesia o una canzone, è semplicemente una modalità diversa di incanalare le proprie esigenze comunicative. Non c'è un “meglio” o un “peggio”, non c'è qualcosa che mi rappresenta di più rispetto all'altro. In alcuni casi la forma “canzone” è più funzionale a veicolare un messaggio, arriva prima, in maniera più veloce. In altri mi serve che chi riceve questo input si prenda il tempo, si immerga, si ricavi uno spazio proprio in cui riconoscersi; con la scrittura di un romanzo questo è molto più semplice, ma sono solamente facce diverse di una stessa medaglia.
Quanto ha influito l’avvento della pandemia sul tuo essere artista? Sono stati anni bui un po’ per tutti, ma gli artisti come le fenici risorgono sempre dalle loro ceneri, tu dove hai trovato l’ispirazione per le tue opere?
L’avvento della pandemia, devo essere onesto, non ha avuto ricadute sul mio essere artista, nel senso che il mio percorso è ben definito sin da prima. Certo ha reso più difficile la possibilità di portare alle persone i miei lavori. Con gli eventi pubblici come concerti e presentazioni di libri praticamente bloccati, ho avuto poche opportunità di incontrare faccia a faccia i miei lettori e chi ascolta la nostra musica. Questo è stato un handicap non da poco, ma proprio nelle difficoltà spesso si possono trovare opportunità, e così con la mia band – non potendo uscire a suonare – abbiamo approfondito il lavoro in studio producendo un nuovo disco (“Eremo”, di prossima uscita) e a livello letterario ho cercato canali alternativi per parlare dei miei lavori. L’ispirazione per ogni cosa che scrivo comunque arriva dalla quotidianità, dal vissuto. È stato cosi in maniera più marcata per “Siero Nero” (il mio primo romanzo) dove in una sorta di autobiografia romanzata racconto dei molteplici, divertenti, drammatici e a volte surreali aneddoti della storia della mia band e della mia vita, ma anche con “Kaeru” (mio ultimo romanzo) ho affrontato la realtà con una sorta di grande metafora, che ci porta a riflettere sulla nostra condizione umana.
Nel tuo libro parli di “un esperimento sociale estremo e senza precedenti”, ci puoi spoilerare qualcosa? Il giusto per stuzzicare la nostra curiosità!
Ti faccio un breve riassunto della trama anche se mi accorgo che risulta difficile anche per me riuscire a non spoilerare e al contempo dare l’idea dell’intreccio che c’è in questo romanzo sci-fi thriller.
Nella primavera del 2015 un evento di incredibile portata sta per cambiare totalmente le abitudini della famosa cittadina di Corintola Terme. Un esperimento sociale estremo e senza precedenti si abbatterà con imprevedibili conseguenze sulla vita di un suo abitante, scelto tra milioni di potenziali “protagonisti” ignari in tutto il mondo,
travolgendo come un fiume in piena soprattutto il destino di alcuni personaggi: Marcello, Denny e Ōshima.
Tre figure agli antipodi tra loro. Uomini totalmente immersi nelle proprie diversissime vite che tuttavia scopriranno sulla loro pelle di avere in comune moltissime cose, e non certo per pura casualità.
L’intreccio imprevedibile degli eventi li porterà alla resa dei conti, con la consapevolezza che alla fine, per quanto possiamo credere di essere liberi, c’è sempre qualcuno o qualcosa più grande di noi, artefice dei nostri destini.
Il mio intento era proprio quello di creare un qualcosa di molto “spiazzante” e al contempo ricco di suspense, in modo che il lettore fosse comunque invogliato a leggere e incuriosito dallo strano susseguirsi degli eventi. Sono sempre stato appassionato di storie surreali, di situazioni destabilizzanti e questo libro, che appare prismatico per le sue molteplici sfaccettature, si presenta proprio in tal modo. A tratti cinematografico nel suo incedere e leggibile da prospettive diverse.
“Kaeru” è il nome del tuo libro, che cosa ha ispirato questo titolo che sembra tingersi dei colori dell’Oriente?
KAERU ha vari significati in lingua giapponese: per primo “rana” (e lo si evince da subito dalla copertina) ma nasconde altre moltissime accezioni come ad esempio “ritorno alle origini” oppure “cambiamento”… e il romanzo gioca proprio su questa plurivalenza di significati. il Giappone è semplicemente la proiezione di un qualcosa di distante sia a livello fisico che su un piano concettuale. Si badi bene dunque che non si tratta di un libro sul Giappone o che vede in primo piano la cultura orientale: una dimensione di questo tipo mi serviva per richiamare un’entità che risultasse slegata e lontana dalla nostra quotidianità, andando a rappresentare dunque una sorta di occhio che ci segue dall’alto, una grande metafora anche dei giorni nostri in definitiva.
Cita un passo del tuo libro e sentiti libero di allegare eventuali link che possano aiutarci a conoscerti meglio.
“Alla fine della giornata, mentre il cielo iniziava a scurirsi e le ombre della sera a calare, un uomo curvo e canuto attraversò scalzo le strade di Corintola, portandosi lentamente verso il mare calmo. In mano stringeva una piccola valigetta contenente poche cose. La gente lo guardava con il consueto sospetto che si riserva a chi si riconosce come straniero. Non passava ovviamente inosservato. Qualcuno – chi incuriosito e chi turbato – si prese la briga di seguire i suoi passi, lenti ma sicuri. Quando arrivò sul lato della spiaggia meno frequentato, rivolto verso il mare, sembrò soffermarsi qualche minuto a recitare qualche strano verso.
Poi si inginocchiò sulla sabbia chiara, e aprì il suo piccolo bagaglio con gesti calmi e ponderati. Realizzò con sorprendente maestria una piccola imbarcazione in carta di riso, su cui posizionò un lumino in cera che si premurò di accendere con un fiammifero. Infine, con un movimento dolce l’abbandonò in acqua, seguendola per un attimo con lo sguardo.
Un pescatore che aspettava di partire con il suo peschereccio, incuriosito dalla scena, si avvicinò chiedendo cosa stesse facendo. L’anziano, fissando la linea dell’orizzonte in cui il mare si mescolava con il cielo, si limitò a rispondere con una breve frase «Gli esseri viventi nascono dall’acqua, per cui all’acqua il loro spirito torna e oggi è il giorno per onorare le anime perdute, soprattutto quelle di coloro che ci hanno lasciato e sono ancora in balia delle onde…». Poi si voltò, dirigendosi nuovamente verso il paese, e svanì nel nulla.”
intervista di Alessandra Ercolino
Il libro si trova acquistabile su tutti i maggiori store online.
Link per acquisto sul sito della casa editrice: https://www.publistampa.com/edizioni/prodotto/kaeru/
Matteo Lorenzi
Kaeru
pagine 252 – Formato 130×200 mm
Publistampa Edizioni
ISBN 978 88 85726 505
euro 14,00 iva inclusa
Biografia di Matteo Lorenzo
Nasce a Trento nel 1979. Dopo gli studi scientifici e la laurea in architettura comincia a occuparsi di grafica pubblicitaria ed editoriale, trasformando questa passione in lavoro.
Dal 1998 suona nella rock band “Sesto Elemento” (dapprima come tastierista e poi come front man cantante) che propone brani inediti di cui è compositore sia per la parte musicale che per quella testuale. Autore anche di un musical per ragazzi, di cui ha firmato le canzoni e il copione, dal 2015 ha portato avanti un progetto parallelo di musica cantautoriale, con lo pseudonimo di Kabra, e svariate attività di collaborazione come compositore e collaboratore di rubriche musicali online, in cui si è occupato spesso di recensire uscite discografiche di artisti emergenti.
Nel 2019 con alcuni amici storici fonda i “MiSTeRtiC” (band che nasce con l’idea di omaggiare la storia della musica italiana dagli anni ’60 agli anni ’90 in chiave rock), tornando di fatto al suo primo e indimenticato amore: le tastiere e i sintetizzatori.
Nel settembre 2020 ha pubblicato per Publistampa Edizioni il suo primo romanzo, “Siero Nero”, che risente molto della sua esperienza più che ventennale nel mondo della musica.
Nell’agosto del 2021, con la stessa casa editrice, pubblica il romanzo sci-fi thriller “Kaeru”, dove si misura con tematiche sociali, fornendo una sua particolare prospettiva alla vita e restituendo quel senso di impotenza dell’uomo di fronte alle sovrastrutture che ne regolano l’esistenza.
Impegnato nella registrazione del nuovo EP dei Sesto Elemento che vedrà la luce nella primavera del 2022, nel dicembre 2021 lancia un nuovo singolo come solista – “’Cause time has come” – tracciando una nuova rotta sulle sue sperimentazioni musicali, rifacendosi a stilemi e sonorità classiche del genere ambient e new wave, ricche di sintetizzatori ed elettronica.
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