Manifest
Attualmente si tratta di una produzione ancora in corso d’opera, la cui realizzazione ha continuato anche durante il Covid per la terza stagione.
La trama della serie è molto semplice di base, ma si dirama in molteplici sotto trame che conducono al medesimo punto.
La famiglia Stone è il centro della storia, in particolare la poliziotta Michela, il fratello Ben ed il nipotino Cal.
La famiglia era di ritorno da un viaggio di piacere quando metà di essa decide di prendere un areo low cost per godersi una vacanza extra.
Essi torneranno dopo cinque anni e mezzo senza rendersene conto, perché per loro le cose non sono andate avanti, ma tante cose sono cambiate al loro ritorno, perché la vita, in un modo o nell’altro, va avanti e non si ferma per nessuno.
Ma non è solo il tempo ad essere cambiato, ma anche gli stessi passeggeri dell’aereo 828 che diventerà simbolo di un evento impossibile che ogni Governo vorrà rendere possibile, replicandolo, mentre per le strade assisteremo ad una vera e propria guerra fra paure e razzismo.
Questo perché o passeggeri tornati, hanno anche sviluppato strane abilità, che li mettono in comunicazioni tra loro. Per loro il tempo non è passato. Cal aveva 10 anni quando è partito e dieci anni ha quando è tornato e come lui tutti gli altri passeggeri.
Questa loro capacità di vedere cose, li porterà ad essere visti sia come dei salvatori che come una vera e propria minaccia, perché certe cose non sono facili da spiegare e molta gente ne ha paura.
Una serie per nulla scontata, piena di suspense, intrighi e vite scomode.
Ammetto, però, che qualche punto poco chiaro c’è, ma del resto, storie così articolate con sotto trame che intrecciano fra loro, portano alla perdita di vista di alcuni ‘pezzi’, magari abbandonati così, senza un dovuto nesso logico.
Nel complesso la storia è abbastanza coinvolgente e scorrevole.
I personaggi sono tutti ben caratterizzati, anche grazie agli eventi collaterali che li coinvolgono. La loro evoluzione è ben strutturata nel tempo.
Come detto all’inizio, però, Manifest è ancora in fase di produzione e si è in attesa della quinta stagione che si spera emozioni come le precedenti.
Personalmente non sono fan di produzioni che si perpetuano per troppo tempo, ma penso che valga la pena di andare fino in fondo per quanto riguarda questa serie, dato che ogni fine stagione lascia tanti dubbi per la prossima, come se fosse un prologo per ciò che verrà dopo.
Sceneggiatura 9/10
Scenografie 10/10
Regia 8/10
Attori 10/10
Direzione della fotografia 9/10
Totale 46/50
di Elisewin Liala Baudelaire
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Fonte immagine: Locandina di Manifest
