“La morte perde ogni connotazione di terrore se si muore dopo aver consumato la vita”.
Titolo: Le lacrime di Nietzsche
Autore: I.D. Yalom
Voto: 10/10
Scrittura: Forbita ma leggera
Pagine: 455
Un romanzo meraviglioso che si colloca a metà strada fra la filosofia di Nietzsche e le pionieristiche intuizioni del dottor Breuer in materia di psicoterapia, ambientato nella suggestiva cornice offerta dalla Vienna di fine ‘800.
Yalom articola la propria narrazione secondo uno stile introspettivo e pacato, conducendo il lettore a cogliere il punto di contatto fra due delle menti più geniali della cultura occidentale con la stessa eleganza di un giocatore di scacchi che – mossa dopo mossa – elabori una strategia vincente.
A dispetto del numero di pagine e dal gergo forbito dell’autore, la lettura risulta comunque leggera, godibile, perfettamente in grado di aprire un corridoio empatico nei confronti delle interpretazioni più intime tanto di Nietzsche, quanto di Breuer.
Trascendendo l’eccellente qualità divulgativa di concetti filosofici e psicologici così complessi, individuerei comunque il pregio più grande di quest’opera nell’essersi rivelata la miglior storia di amicizia che abbia letto finora (nonostante il fatto che i due, in realtà, non si siano mai conosciuti).
Consigliatissimo, peraltro libro ideale da sfogliare in questi mesi a cavallo fra autunno e inverno.
di @spritz_e_libri
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Fonte immagine: Neri Pozze
