“Il Principe Nero” di Greene e Massignani


“Una guerra si può perdere, ma con dignità e lealtà. La resa e il tradimento bollano per secoli un popolo davanti al mondo”.

Titolo: “Il Principe Nero”
Autori: Greene e Massignani
Voto: 7+/10
Scrittura: Piuttosto lineare
Pagine: 358

In breve:

Una buonissima biografia di Junio Valerio Borghese, noto ai più per aver ricoperto il ruolo di comandante della “Decima Flottiglia MAS”, reparto speciale di commandos navali dell’esercito italiano durante la Seconda Guerra Mondiale.

La storia del “Principe Nero” viene affrontata dagli autori con grande imparzialità e un equilibrio impeccabile, cristallizzando una tutt’altro che facile opera di bilanciamento fra innegabili meriti militari – come la suggestiva “Impresa di Alessandria” del ‘41 – e partecipazioni attive nelle cruente azioni di repressione partigiana.

Davvero interessante anche il “secondo tempo” della vita di Borghese: dopo l’amnistia emanata da Togliatti, l’ex comandante fascista non dovette scontare nemmeno un giorno dei 12 anni di reclusione che gli erano stati inflitti per collaborazionismo e concorso morale con i nazisti; decise di aderire al M.S.I. per lasciarlo poco dopo – considerandolo eccessivamente moderato (!) – a vantaggio dell’estrema destra extraparlamentare. Nel 1970 rinunciò all’ultimo istante, per motivazioni che permangono avvolte nel mistero, a dare seguito al proprio progetto di colpo di stato; riuscì a sfuggire nuovamente alla giustizia italiana trovando rifugio nella Spagna franchista, ove rimase fino alla fine dei suoi giorni.

Consiglierei la lettura di questa biografia, accurata nell’analisi di numerosi documenti storici ufficiali e ricca di testimonianze dirette, a ciascun appassionato di storia recente.

di @spritz_e_libri

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Fonte immagine: https://www.mondadoristore.it/

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