Il Cerbero Podcast e Twitch, la confessione degli streamer: “Non abbiamo più nessun referente sulla piattaforma”
Uno dei più importanti Podcast nel panorama italiano è stato ripetutamente ignorato dalla piattaforma presso cui lavora. La notizia è giunta proprio dalle tre teste del cerbero, le quali, con molto rammarico, hanno comunicato al loro pubblico la triste situazione verificatasi dopo l’evento del No Stream Day, ossia una totale assenza di contatti con Twitch.
Il fenomeno preso in esame risulta essere particolarmente complicato, non solo per i diretti interessanti, ma anche per l’intera community creata dal Cerbero stesso, a causa della difficoltà di concludere progetti di gran rilievo e della mancata assistenza da parte di Twitch. Quest’ultimo fattore sembra essere molto difficile da fronteggiare, poiché è radicato nella mancata rappresentazione di un canale che, in base ai meriti e ai numeri conseguiti sulla piattaforma, dovrebbe poter interloquire con Twitch molto più apertamente.
Il problema del “ghosting” ha poi colpito anche gli streamer collaboratori del Cerbero, portando esempi speculari anche tra coloro che non hanno deciso di allontanarsi dal noto Podcast e diffondendo così il fenomeno senza possibilità di appello. Nonostante la mancanza di supporto, il Cerbero rimane comunque un potenziale soggetto di eventuali ban da parte di Twitch e il “cocktail” derivante dallo scenario appena dipinto non fa altro che incrementare lo stato di incertezza nel quale si interfacciano i tre conduttori.
Considerando la natura lavorativa dell’attività dello streamer, questi casi sulla piattaforma di Twitch sono particolarmente preoccupanti, sia per la mancanza di garanzie in cui si ritrovano i creatori di contenuti, sia per la volontà di Twitch di continuare a ignorare potenziali eventi che potrebbero portare a un vero e proprio successo d’immagine. Sulla piattaforma presa in esame, difatti, diversi utenti hanno dimostrato più volte di poter offrire un intrattenimento di qualità, tra cui proprio il Cerbero Podcast, artefice della creazione di una community con uno slang ben definito e affermato sulla piattaforma e di diversi eventi di grande impatto, come i Boscar.
Le attività del Cerbero Podcast devono quindi fare i conti con una realtà difficile da evitare anche con l’aiuto di eventuali intermediari che potrebbero cercare di instaurare un dialogo con Twitch e, ovviamente, tutto ciò non semplifica la condizione di un’azienda con molte spese che, nel tempo, è riuscita ad aumentare sensibilmente la qualità dei propri contenuti, andando talvolta incontro al mancato riconoscimento dei dovuti meriti.
La speranza, attualmente, resta sempre il raggiungimento di una completa collaborazione tra Twitch e il Cerbero Podcast, cercando anche di marginare le possibilità che si verifichino casi simili, per garantire un clima più “fertile” su una piattaforma che ha già dimostrato di poter essere un’ottima fonte di intrattenimento.
di Matteo Garofano
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