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FAUTORE D’AUTORE – intervista a Gadro

Caro Gadro, innanzitutto grazie per il tempo concesso.

Essendo un autore semi in ombra (ormai conosciamo il tuo volto ma poco altro) e utilizzante un nome di fantasia, avrei intenzione di porti le domande come se le facessi a te e a Hatter, protagonista dei tuoi due libri.

Ovviamente, spero comprenderai il motivo, non sarà un’intervista “comoda”. Il mio intento, oltre al farti conoscere al pubblico, è quello di sviscerare un po’ questo personaggio ombra, che si divincola tra autore (gadro) e personaggio/attore (Hatter), mantenendo la sovrapposizione tra presente e passato. Mi piacerebbe conoscere qualcosa in più del gadro che come tutti noi si alza, si lava e lavora, attraverso Hatter e quello strano e infinito rapporto amoroso di cui sembra (SEMBRA) vittima.

Sia chiaro, puoi rispondere alle domande che vuoi. Considera che puoi anche mentire spudoratamente 😀

Raccontaci cosa significa Gadro.

Gadro nasce nel 2016 in realtà, firmando alcuni miei pensieri sul mio vero profilo, nascondermi in bella vista direi essere una mia abilità. Ho invertito le sillabe, come fanno i rapper Milanesi, città che mi ha ospitato per 5 anni, dato che si dice che l’amore sia la droga più forte di tutte.

Raccontaci cosa significa Hatter.

Hatter è il soprannome realmente ricevuto da Petra, anni fa, rapportandomi al cappellaio matto di Alice in wonderland. Giuro ho le prove!

Gadro – Hatter, che differenze ci sono e perché hai utilizzato due nomi differenti?

Hatter è la mia parte che già conoscevo, quella che solitamente mostro nel mio vivere quotidiano, eccentrica, in grado di persuadere, in grado di far evadere dalla quotidianità, Gadro è nato dopo, da un emozione, scoprendo una nuova parte di me, che mai avrei creduto di possedere, Gadro è nato con Petra, altrimenti non si sarebbe mai scoperta questa sfaccettatura.

Chi è Petra? Petra è il soffio che ha dato un’anima inedita a Hatter, rendendolo Gadro. Una persona sicuramente speciale, di cui si possono leggere le parole, da me riportate. Una persona forte, come reazione alla debolezza, una persona resa debole dalla necessità di mostrarsi forte.

Perché hai deciso di scrivere un libro al riguardo? Il primo libro nasce come regalo di compleanno per Petra, per mettere nero su bianco ogni avvenimento condiviso, quali fossero state le paure mai manifestate. In realtà avrei tanto voluto che lo scrivesse qualche altro autore, non ritenendomi affatto tale. Purtroppo però i giorni passavano e non ricevevo risposta… così ho scritto il primo.

Parlami della tua passione più grande. Non importa sapere di cosa si tratti (magari non lo vuoi dire e non è la scrittura), mi interessa sapere cosa ne ricavi. Cosa provi quando la pratichi e quando non ti è possibile farlo? Ho tante passioni, per lo più vissute d’impeto ma che non abbandono mai completamente. Se penso alla cosa che preferisco direi che nasce come esigenza di evasione dal quotidiano, e che quando non ho possibilità di assecondare questa passione, cerco di ricordarne i dettagli per rivivere le sensazioni vissute, tipicamente di relax.

7 – Raccontami del regista. Chi è, cosa ne pensi e perché interviene. Il regista è una figura astratta, non un qualcosa di tangibile, ma che a volte si percepisce. Come se fosse la buona e la cattiva sorte, l’architetto di Matrix, la regia del “the Truman show”.

8 – Quindi… Libero arbitrio o destino? Libero arbitrio ovviamente,  quando le cose non girano come vorremmo si inizia a credere nel destino come se fosse l’ultima spiaggia, o sperando in un disegno più grande e complesso. Le cose accadono, se si vuol farle accadere.

Che lavoro fai? Sono un docente di software per il disegno architettonico e la modellazione 3D.

Immaginando di poter scegliere liberamente, quale attività vorresti fosse la tua primaria? Onestamente mi piacerebbe non preoccuparmi di averne una, e invece poter fare sempre ciò che sento in quel momento, dato che ho molti interessi.

Come si intitolano i tuoi libri e perché? Grazie è la mia “parola in codice con Petra”. “Sta scrivendo…” una speranza espressa in digitale.

Cosa ti fa paura? Ho paura un giorno di non essere me stesso, come spesso vedo in altra gente, spero di non essere mai come loro in questo.

Utilizzi la scrittura per altro? Lunghissime chat con amici ed amiche, spesso di “supporto”. SPOILER ci sarà una raccolta di pensieri. Scrivo comunque meno di quanto parli.

Come vedi il tuo futuro prossimo? Non guardo più al futuro adesso, cerco di godermi tutto del presente.

Ti senti più un autore o una paziente in terapia, a causa di queste domande? Sono stato un paziente in terapia in passato, ed è un percorso che ho adorato. Sicuramente non mi sento un autore, direi un attore, di un libro scritto dal regista personale.

Perché non sei andato e te la sei presa di forza? Sì, lo so ma tanto te lo avrebbe chiesto chiunque! Ho fatto tutto ciò che penso sia stato possibile fare e se ci fosse stato altro da tentare, credo ci avrei provato. Pur restando il fatto che le scelte si fanno in due, e che a volte è bello vedere dei passi verso la propria posizione e non sempre per rincorrere.

Ho notato che usi delle fan art. Secondo te possono aiutare a far conoscere un romanzo? E questo potrebbe essere valido anche per un personaggio?” Ho utilizzato un meme, volendo sdoganare quel clima del distacco fra un bel pensiero in forma scritta e la quotidianità delle persone.Io invio meme ironici, animali che fanno cose stupide, bevo.. sono un trentenne qualsiasi, che non nasconde le sue emozioni. Non sono un’astrazione della vita.

Hai collaborato con relookb21 e Cristina Barile. Dicci, cosa ti ha portato a scegliere loro? E perché, secondo te, gli altri dovrebbero sceglierli? Sono collaborazioni nate differentemente. La prima… beh è una parte di me! Con Cristina Barile invece, conosciuta attraverso la pagina Gadro, è subito nata una sintonia. Lavora molto bene e con tanta passione nel fare incisioni. Anche questi sono tentativi di portare altrove la scrittura

Felicissimo di averti conosciuto e di averti inviato il mio primo libro.

Io sono un chiacchierone da bar, quindi amo parlar di me 🙂

E dare risposte impulsive!

Grazie per la tua amicizia virtuale, per il tuo lato generoso di condivisione e per permetterci di entrare un po’ nel tuo mondo.

Ti auguro 100000 follower reali, nei prossimi giorni.

a cura di Fabio Valerio e briciolacreation
Instagram @erofaalbivio e @briciolacreation

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