ArticoliSpettacolo

È morta Sandra Milo, una delle più grandi attrici italiane

Sandra Milo ci ha lasciati all’età di 90 anni, tranquillamente nella sua casa circondata dall’affetto dei suoi cari. Affettuosamente soprannominata ‘Sandrocchia’ da Federico Fellini, è stata una delle attrici più amate del cinema italiano, con una straordinaria carriera che spazia dai grandi registi come Roberto Rossellini e Antonio Pietrangeli fino a Federico Fellini e molti altri. Da esordiente con Alberto Sordi nel 1955 a Lo scapolo di Antonio Pietrangeli, ha attraversato quasi settant’anni di cinema, senza mai fermarsi.

Nata a Tunisi nel 1933, da madre toscana e padre siciliano, il suo vero nome era Salvatrice Elena Greco. Cresciuta nella provincia di Pisa e poi a Viareggio, ha debuttato nel mondo dello spettacolo nel 1955 accanto a Alberto Sordi. Il suo ruolo di rilievo è arrivato nel 1959 con Il generale Della Rovere di Roberto Rossellini, seguito da successi come Adua e le compagne e 8½. Nonostante un momento difficile a Venezia con Vanina Vanini, la sua passione per l’arte ha continuato a brillare.

La sua storia d’amore con Fellini, mantenuta segreta fino alla morte del regista, ha arricchito la sua vita tanto quanto il loro sodalizio artistico, culminato con riconoscimenti come il Nastro d’argento. Negli anni Sessanta ha collaborato con registi del calibro di Luigi Zampa, Dino Risi e altri, spaziando anche nel cinema francese. La sua vita privata ha conosciuto una storia d’amore clandestina con Bettino Craxi, e la sua evoluzione politica la ha portata dal fascismo alla vicinanza con il partito socialista.

Negli anni Ottanta, ha brillato in televisione con programmi come Piccoli fans, ma ha vissuto anche momenti traumatici, come lo scherzo telefonico in diretta durante L’amore è una cosa meravigliosa. Nell’ultima fase della sua carriera, ha continuato a solcare il palcoscenico, il cinema e la televisione con impegno e passione, dimostrando che lo spettacolo è sempre stato la sua casa. Il suo recente ruolo nella serie Gigolò per caso, e la partecipazione al documentario Roma, bella e dannata, testimoniano la sua dedizione al mondo che ha amato fino all’ultimo.

Leggi di più
Back to top button