Il complemento di tempo determinato indica il momento effettivo in cui accade un dato evento o una data situazione, sia per quanto riguarda il presente, che il passato, che il futuro.
Con questo si può quindi intendere un orario, ma anche una data o persino un anno.
Il complemento di tempo determinato risponde alle domande: “quando?”, “in che periodo?, “in che momento?”.
Varie sono le preposizioni o le locuzioni che possono introdurlo: di, a, da, in, con, su, per, tra, fra, dopo, entro, prima, al tempo di.
Quando l’indicazione di tempo è vaga o generica, si utilizzano termini o locuzioni quali circa, su, verso, intorno a.
Il complemento di tempo determinato può anche non essere preceduto da una preposizione, in particolar modo quando si indica una data precisa (Napoleone è morto il 5 maggio 1821).
Martina mi ha chiamato all’ora di cena.
Sbarcheremo a Piombino per l’ora di pranzo.
Il lunedì i barbieri sono chiusi.
Il prossimo inverno andremo alle Seychelles.
La vita era difficile al tempo degli antichi.
Non può essere lui il colpevole, all’epoca dei fatti si trovava all’estero.
Marta arriverà tra due ore.
Ceneremo alle 20.30.
I narcisi sbocciano in primavera.
Quando il complemento di tempo determinato viene espresso da determinati avverbi o locuzioni avverbiali (adesso, domani, ieri, mai, oggi, presto, tardi, di buon’ora, un tempo ecc.), si parla di complemento avverbiale di tempo determinato; di seguito alcune frasi di esempio:
Mi alzo sempre di buon’ora.
Maria si è svegliata tardissimo.
Oggi andrò dal medico.
Devi uscire adesso!
Non lo chiamerò mai.
Andrò a letto presto.